Che aria tira? La doppia missione di Nave Palinuro

Presentazione del progetto sulla Nave Palinuro.

È tornata a Taranto dal 24 al 27 luglio scorso, in attesa di ripartire per una campagna di monitoraggio ambientale, la Nave Scuola Palinuro della Marina Militare impegnata nella 55° Campagna di Istruzione degli allievi del corso VFP4 NP.

A imbarcarsi, oltre al personale militare, i ricercatori del Progetto pilota Wonderfull, stipulato dal Ministero della Difesa in collaborazione con L’Università degli Studi di Bari per attività di ricerca e lo sviluppo.

I ricercatori dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” lavoreranno a rotazione su quattro progetti distinti, tra cui il progetto Che aria tira coordinato dal responsabile scientifico Gianluigi De Gennaro

Il progetto consiste nell’effettuare delle misure innovative della qualità dell’aria con strumentazioni installate sulla Nave Palinuro, che effettuerà un giro periferico alla penisola nei mesi di luglio e agosto.

L’obbiettivo è di valutare gli effetti sulla qualità dell’aria dei contributi transfrontalieri, dell’intenso traffico navale e delle sorgenti emissive presenti sulla terra ferma attraverso le acquisizioni di dati in aree remote rispetto agli insediamenti urbani.

Lo studio si concentrerà sui diversi contributi emissivi alle concentrazioni di polveri aero disperse, di composti organici volatili (COV) e di idrocarburi policiclici aromatici, monitorati sia durante lo stazionamento nelle aree portuali sia durante la navigazione.

In tutte le fasi di navigazione, il monitoraggio dei COV a bordo della goletta condotto dal gruppo di G. De Gennaro è affidato alla soluzione NETPID bicanale, ideata e prodotta da LabService.

I dati di entrambi gli analizzatori PID, visualizzabili e accessibili da remoto, saranno confrontati fra loro e integrati con quelli provenienti dalle altre tecnologie per la caratterizzazione completa dei fenomeni emissivi.

Ringraziamenti speciali vanno a Gianluigi De Gennaro (Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”) e alla Dr.ssa Lucia Pellegrino (Direzione Generale, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”).

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